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Le protagoniste di questo libro sono senza nome e si presentano a sorpresa, davanti ai nostri occhi, quando passeggiamo per le strade di Genova. Sono camminamenti sospesi a mezz'aria, pubblici o privati, scorciatoie abituali che mettono in contatto quote e realtà diverse di una città nata in pendenza e con poco spazio per crescere. Così architettura e sociologia urbana si colorano di inattese suggestioni poetiche, attraverso un censimento immaginario delle passerelle volanti. Una guida all'osservazione, in cui le fotografie e le parole del curatore, Matteo Orlandi, sono accompagnate dai testi di Brunetto De Batté, Ester Armanino, Giancarlo De Carlo e Predrag Matvejevi?. "Supponendo di avere tutte le chiavi di questa città, di ogni sua porta e cancello, sarebbe possibile scendere a mare o salire in collina da qualsiasi punto, solo entrando ed uscendo dai suoi palazzi." Un omaggio a quegli stretti camminamenti di Genova, sospesi nel vuoto e aggrappati agli edifici, qui chiamati passerelle volanti, che rivelano infinite città, reali e immaginarie, e infiniti modi di guardarle e di raccontarle.